Sì, un piccolo passo verso la tutela dell’ambiente e del popolo inquinato. Come al solito per raggiungere i traguardi più seri e importanti ci vogliono mesi, ingiustizie, vittime, e ancora mesi, anni. La forza della collettività, la determinazione di chi ha paura, la testardaggine di chi ha subito e il buon senso dei cittadini. Così, tra tempeste di tweet, articoli, denunce e petizioni, si arriva a un disegno di legge, approvato dalla Camera, che prevede l’inserimento di 4 delitti ambientali nel Codice penale (inquinamento ambientale, disastro ambientale, trasporto e abbandono di materiale radioattivo, impedimento al controllo).
Questo nel febbraio 2014, è passato un anno ed il testo, non si capisce come mai, è in stallo al Senato. Quindi cosa si sta aspettando a procedere? Forse di ascoltare altri tristi verdetti come quello del caso Eternit o della discarica Bussi? Quindi si va avanti come al solito, con il web e gli strumenti che il popolo inquinato ha a disposizione per far sentire la propria voce. Ecco la petizione su change.org “In nome del popolo inquinato” per chiedere al presidente del Senato Pietro Grasso e ai presidenti delle commissioni Ambiente e Giustizia, di approvare subito i delitti ambientali nel codice penale.
Firmate la petizione e passaparola!