Volontari e artisti protestano contro il nucleare in Italia.
- barricarsi in un luogo chiuso e non abbandonare la postazione fino a ulteriori indicazioni da parte
delle autorità; - chiudere tutte le porte, le finestre e le ventole;
- spegnere tutti i sistemi di ventilazione e condizionamento;
- accendere la radio o la televisione e attendere con calma le indicazioni delle autorità;
- non lasciare la zona dell’incidente a meno che non venga esplicitamente richiesto dalle autorità
competenti.
Queste le primissime istruzioni da seguire in caso di emergenza nucleare. Segue una serie di altri comportamenti da adottare secondo il protocollo di radioprotezione, per evitare contaminazioni; come ad esempio evitare alimenti a rischio come insalate, latticini, pesce e carne.
Fortunatamente in Italia non abbiamo mai dovuto ricorrere a tali provvedimenti, ma c’è chi inizia a porsi il problema, visto l’imminente referendum del 12 e 13 giugno, che ci sottoporrà l’abrogazione della norma per la “realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare”.
Sette giovani ragazzi pensando al futuro si sono già posti questo problema, e si sono calati nei panni di rifugiati a seguito di un’emergenza nucleare.
Da più di 10 giorni sono chiusi in un rifugio e seguendo precise regole di radioprotezione non possono uscire e comunicare con l’esterno se non tramite internet.
Un segno di protesta forte da parte degli attivisti di Greenpeace che vogliono attirare l’attenzione dei cittadini su questa tematica, e sensibilizzarli a votare SI’ per fermare il nucleare in Italia.
Il sostegno per questa iniziativa arriva da migliaia di cittadini che collegandosi al sito del progetto www.ipazzisietevoi.org votano il proprio impegno contro il nucleare, presentandosi al referendum e votando SI’.
Anche dei giovani artisti hanno abbracciato la giusta causa realizzando un video musicale.
Invito tutti a visitare il sito del progetto e a condividere e firmare contro il nucleare.